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Pastore Tedesco

Il Pastore tedesco conosciuto anche come German Sheperd (o più comunemente in Italia come cane lupo) è uno dei cani più apprezzati da chi decide di far entrare un nuovo membro in famiglia.

È un cane di taglia grande, il maschio raggiunge un peso di 40 kg con un altezza di circa 70 cm, mentre la femmina ha un peso massimo di 30 kg con un’altezza che di circa 60 cm.

pastore tedesco

Le caratteristiche del Pastore Tedesco

La morfologia fisica del Pastore Tedesco è ben strutturata, ha una testa a forma di cuneo con orecchie alte a punta e di medie dimensioni.

La sua corporatura è asciutta, forte e muscolosa, la lunghezza del tronco (molto robusto e con un manto a doppio strato) supera la misura dell’altezza di circa il 17%, è dotato di una potenza impressionante, il suo scatto è ad oggi uno dei migliori tra le razze della sua mole, raggiunge facilmente i 55 km/h.

Nascono come cani da lavoro quindi per le loro caratteristiche sarebbe ottimale farlo vivere in spazi non ristretti in modo da dare libero sfogo alla sua indole.

Il carattere del Pastore Tedesco

La scelta di questa razza è spesso fatta basandosi su caratteristiche che lo contraddistinguono, con il suo carattere obbediente, intelligente, curioso e leale conquista anche le persone più esigenti.

È un cane adattabile a qualsiasi contesto, basti pensare che è spesso scelto per assistere disabili, per lavori di un certo rilievo (come in Polizia o in Finanza), ma soprattutto è un ottima scelta per un contesto familiare in quanto se ben addestrato si dimostra molto protettivo nei confronti di tutto il nucleo familiare.

Il carattere del Pastore Tedesco è uno dei più completi tra le specie canine, ciò che colpisce è la dedizione che riversa nei confronti del padrone, adora essere stimolato mentalmente e non si arrende facilmente se gli viene impartito un comando o se ci si aspetta da lui un determinato compito.

Non è pauroso, aggressivo, apatico e soprattutto ha un intelligenza che lo contraddistingue notevolmente rispetto agli altri cani.

Alimentazione del Pastore Tedesco

Durante i primi mesi il cucciolo necessita di un’attenzione alimentare molto rigida, i fattori nutrizionali devono essere ben ponderati in quanto fondamentali per la sua crescita e per un sano sviluppo.

La prima fase è quella dell’allattamento dove il latte materno gli verrà dato per circa 2 settimane, in questo lasso temporale il consiglio è di pesare spesso il cucciolo per capire se l’apporto energetico e nutrizionale da parte della madre è sufficiente.

La fase successiva è lo svezzamento, un periodo molto particolare, qui si cambierà il regime alimentare da liquido a solido ma non dovrete farlo in modo repentino in quanto il cucciolo potrebbe soffrire di problemi intestinali, è utile introdurre l’alimentazione solida molto gradualmente.

In media un cucciolo dovrà fare quattro pasti giornalieri (questo fino ai 4 mesi di vita), per poi passare a tre pasti e terminare in fase adulta con due.

Il Pastore Tedesco: dove sei finito Rex (a cura di Chiara Pennisi)

Meritato nei secoli il posto di “cane per eccellenza” con super poteri oggi il Pastore Tedesco rischia di tornare tra i cani comuni mortali. C’è chi lo vuole discendere dai lupi selvatici incrociati con i cani domestici e chi dall’antico cane dell’età del bronzo (originario dell’Asia).
Nei tempi moderni (dalla fine del 1800) il Pastore Tedesco è il risultato di una ferrea selezione di allevatori Tedeschi che puntarono ad un cane da impiego, equilibrato, saldo di nervi, forte, robusto, resistente, coraggioso ed empatico. Per fissare geneticamente tali doti e caratteristiche morfologiche, vennero usati vari tipi di pastori autoctoni germani.
Il risultato fu assolutamente soddisfacente ed arrivò il cane equilibrato, coraggioso, resistente… Cosa è successo nel tempo? C’è davvero da chiederselo! 

La distinzione tra linee di bellezza e lavoro del Pastore Tedesco

Innanzitutto bisogna fare un’importante distinzione tra linea da bellezza e linea da lavoro, non possiamo parlare di “carattere del Pastore Tedesco” non facendo tale precisazione. Sono sorte nel tempo due necessità ben precise, avere un cane bellissimo ed avere un cane con i super poteri, che hanno quindi generato due linee. O bello bello o bravo bravo! 

Ovviamente non si potevano avere superbelli e superbravi e questo ha fatto sì che il Pastore Tedesco si sia diviso in due. La differenza tra esposizione e lavoro è solitamente chiara solo a veri intenditori, a meno che non si parli di un grigione o un nero ed allora la distinzione appare evidente a tutti. Così ci troviamo cani molto belli ma senza le doti caratteriali dei molto bravi.
L’unica caratteristica che rimane comune alle due linee è la grandissima empatia di cui sono capaci, arma a doppio taglio perché ogni proprietario avrà un cane copia del suo riflesso allo specchio, quindi attenzione essere umano nervoso: scegli un’altra razza.
Questo a mio parere è il vero problema del Pastore Tedesco: da qualche decina di anni, tutti continuano ad aspettarsi i super poteri ed invece gli allevatori oggi pensano prevalentemente (ed ho fatto un complimento) al fattore bellezza. Ovviamente un Pastore da lavoro è meno adatto ad una gestione famigliare (o di persone alla prima esperienza) e questo è stato un ottimo rifugio per gli allevatori che spingono ormai solo sulla bellezza, non crediate però di avere davvero le caratteristiche peculiari del Pastore Tedesco.

Troviamo spesso cani paurosi, insicuri, indecisi, senza le caratteristiche da capobranco che erano state richieste all’origine della razza per poterlo rendere una guida sicura sia per il suo branco sia per il gregge da difendere ed appunto guidare, capace quindi di incutere obbedienza. Oggi la maggior parte di questi cani non è certo in grado di essere una guida sicura…spesso neppure per se stessi. Persino il suo impiego nel settore civile è messo in seria discussione, il Malinois (o pastore belga) gli sta rubando il posto di lavoro in polizia, i Labrador ed i Golden Retriever nei campi del Soccorso e per i non vedenti (dove la docilità è assolutamente d’obbligo)…così il tasso di disoccupazione in Italia cresce anche per i “Tedeschi”!!! 

La grandissima ed incredibile capacità olfattiva di questo cane lo salva, ma non basta. Un buon cane da lavoro per l’uomo deve essere molto socievole, sicuro, equilibrato e con nervi saldi, essere curioso, vivace e giocoso e tutto questo ha sempre fatto intrinsecamente parte di questa razza, come non augurarci che Rex non possa tornare? 

Il consiglio di Chiara

A chi desidera davvero un Pastore Tedesco consiglio di fare la valigia, il pieno dell’auto e mettersi in viaggio per cercare quei pochissimi allevatori capaci ancora di mettere al mondo cani completi, belli e bravi. Probabilmente basterebbe anche non cercare per forza il figlio dei Campioni di bellezza della pinco palla gara! Quando prendete un cucciolo non fatevi abbagliare dal pelo dei genitori, guardategli meglio sotto!!!

Chiara Pennisi, educatore cinofilo e pet photography