Molte persone, quando scelgono di prendere con sé un animale domestico, preferiscono il gatto al cane, nell’errata convinzione che si tratti di un compagno di vita in grado, si, di dare affetto, ma che sia meno impegnativo. Il gatto, infatti, viene considerato un animale indipendente, non bisognoso di attenzioni e cure costanti quanto il cane.
Non è proprio così.
Cani e felini, infatti, necessitano delle medesime attenzioni e cure, per un semplice motivo. L’umano con il quale condividono la vita, è la loro unica voce, il loro punto di riferimento, e sta alla persona sapere interpretare quelli che sono i comportamenti, i mutamenti oppure anche le manifestazioni evidenti di sofferenza, quando l’animale si trova in difficoltà.
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Interpretare i segnali
Spesso, infatti, così come i cani, anche i felini non manifestano in maniera palese l’eventuale insorgere di qualche problema di tipo fisico, e sta quindi al “padrone” capire se il suo piccolo amico sta male, andando ad intervenire prima che sia tardi.
Osservare il comportamento del proprio animale domestico, dunque, è fondamentale. Alcune delle patologie che affliggono più frequentemente cani e gatti, sono relative all’epidermide e al pelo. Se il nostro amico si gratta troppo, o con eccessiva frenesia, allora potrebbe esserci qualcosa che non va.
Le malattie della pelle, sia nel cane che nel gatto sono abbastanza frequenti. Per quanto riguarda, ad esempio, i nostri amati felini, la tigna è una delle patologie più frequenti. Per sapere come riconoscere la tigna nel gatto basta semplicemente osservare la superficie del pelo dell’animale e poi, ovviamente, rivolgersi al veterinario.
L’importanza della sterilizzazione
Molte persone che prendono con sé un gatto, proprio seguendo l’errata convinzione che si tratti di un animale “autonomo” e indipendente, che si prende cura di sé da solo, non sia necessario occuparsi della sua salute, se non nel caso in cui il piccolo manifesti evidenti segni di malessere.
La sterilizzazione, per esempio, è una pratica che non viene contemplata, specialmente quando si parla di gatti domestici, che rimangono sempre all’interno della casa. Sterilizzare anche i gatti domestici, invece, risulta essere una pratica virtuosa che spesso è invece l’unica che può tenere lontano alcune patologie anche piuttosto serie.
Patologie legate all’apparato riproduttivo
Parliamo di malattie come il tumore della prostata, o quello dei testicoli, oppure il cancro alle ovaie per quanto riguarda le gattine femmine. In particolare, le gatte sterilizzate, sono meno soggette a disturbi come lo stress e sentono in maniera molto blanda tutti quei cambiamenti ormonali che si verificano nel periodo del calore, e che causano fastidi sia alla micia che ai suoi padroni, che devono sopportare la sua aggressività manifesta, e quei particolari miagolii, profondi e quasi ininterrotti, con la quale la piccola dà sfogo al suo disagio.
Anche gli esemplari maschi, durante il periodo del calore, risultano particolarmente aggressivi, inoltre marcano il territorio con la loro urina, e dal momento che la casa è nel loro raggio d’azione, i gatti potrebbero “segnare” il territorio e danneggiare mobilio e suppellettili con i suoi umori. Sterilizzare, dunque, è sempre la scelta giusta, per la salute del micio e la tranquillità del suo padrone.