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Dobermann

I cani cosiddetti Dobermann devono il loro nome a colui che, nella seconda metà dell’800, ne creò la razza. Si trattava di un esattore di imposte, e dunque non era sempre il benvenuto durante lo svolgimento del proprio lavoro. Per questo motivo, da grande appassionato di cani quale era, decise di “progettare” una razza di cani di taglia grande che fosse in grado di accompagnarlo e proteggerlo da eventuali aggressori.

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Le caratteristiche del Dobermann

I cani di razza Dobermann hanno una grande prestanza dal punto di vista fisico, perché risultano al tempo stesso snelli e muscolosi, così come sanno essere eleganti ma anche estremamente atletici e sportivi. Raggiungono dimensioni medie ed hanno una spina dorsale dritta, che conferisce loro un’andatura fiera. L’altezza si aggira tra i 65 e i 70 cm mentre il peso varia dai 33 kg ai 45 kg. La testa non è particolarmente grande, così come sono piuttosto piccoli anche gli occhi. Il pelo è corto, solitamente molto lucido e particolarmente brillante.

Il colore del Dobermann può essere nero focato o marrone focato, queste attualmente sono le uniche varianti ufficialmente concesse. Altre tonalità di colore del manto, ottenute in passato, non vengono più riconosciute dagli allevamenti o nelle gare cinofile.

L’indole del Dobermann

Il Dobermann, nonostante nell’immaginario collettivo non sempre sia visto così, è uno tra i cani più affettuosi e fedeli che esistano. Un cane molto intelligente e sensibile, che ha un grande istinto protettivo e notevole coraggio; proprio per questo, se opportunamente addestrato (peraltro, è una razza che dimostra una gran voglia di apprendere), può rivelarsi un ottimo compagno di vita ma anche un perfetto esemplare da guardia o da difesa. Abilissimo anche per la ricerca di sostanze stupefacenti, ordigni, ecc.: ecco perché spesso viene impiegato dalle forze dell’ordine o dagli eserciti.

Eppure, incredibilmente la reputazione del Dobermann è stata, nel corso degli anni, infangata in ogni modo. Lo si è troppo spesso dipinto come un cane aggressivo, violento, quando in realtà non è nulla di tutto ciò. È certamente un cane che sa difendersi molto bene, se necessario, ma è tutto tranne che un attaccabrighe! Molto dipende dall’esempio che riceve dal proprio “umano”.

Addirittura, tempo fa, si diffuse la convinzione che il Dobermann, verso i sette anni di età, potesse letteralmente impazzire e diventare uno spietato killer… semplicemente perché si riteneva, senza alcun fondamento, che il cervello non riuscisse a stare più in una scatola cranica dalle dimensioni ridotte, provocando appunto la follia.

Inoltre, è sempre stato oggetto di terribili amputazioni, di fatto con il solo scopo di conferirgli un aspetto più aggressivo. Le orecchie, che di per sé sono abbastanza lunghe e cadenti, venivano amputate per renderle corte e appuntite, rivolte all’insù. Stesso dicasi per la coda, che veniva abitualmente mozzata per dare al corpo un’aria di maggiore austerità.

Grazie a cielo, oggi tutto ciò non è più consentito, ed anzi le gare cinofile accettano soltanto esemplari con orecchie e coda integre.

L’alimentazione del Dobermann

Di solito, il Dobermann si contraddistingue per un certo appetito. Mediamente, un esemplare che pesa 40 kg può arrivare a mangiare circa 600 g di carne al giorno, nonché 300 g di verdure ed altrettanto di riso (più eventuali integratori che possono essere consigliati dal veterinario di fiducia).

La dose giornaliera dovrebbe essere preferibilmente suddivisa in due pasti e, nel caso in cui si tratti di un esemplare giovane e molto attivo fisicamente, la quantità di proteine deve essere opportunamente aumentata.

Per chi non ha moltissimo tempo a disposizione, o comunque per essere certi di optare per una dieta corretta ed equilibrata, sono ottimi anche i prodotti in scatola o di cibo secco che si acquistano comunemente nei negozi specializzati. Anche in questo caso, è comunque sempre meglio farsi consigliare bene dal veterinario di fiducia.