Nella giungla dei libri sulla cinofilia per non incappare in autori diventati cinofili “ieri” qualche consiglio su testi davvero interessanti e seri.
- Stanley Coren è stato Dottore di ricerca di psicologia alla University of Brithis Columbia in Canada; secondo i suoi studi i cani hanno generalmente capacità mentali di un bambino tra i 2 anni e i 2 anni e mezzo e possono deliberatamente ingannare gli umani e gli altri cani. Un testo che aiuta a comprendere i comportamenti dei nostri cani è: Capire il linguaggio dei cani, Stanley Coren Muzzio editore. Coren spiega in modo molto chiaro, anche attraverso disegni e schemi, la “grammatica” del linguaggio dei cani sia quello che utilizzano tra loro che quello che usato con gli esseri umani, i tipi di segnali e le loro combinazioni. Un libro molto comprensibile che fornisce davvero gli strumenti per poter capire ciò che il cane sente e pensa e quali sono le sue intensioni. Ricordiamo che i problemi con i nostri cani nascono proprio dalla scarsa capacità di capirli davvero, la comprensione nasce dal sapere, se non conosciamo “il cane” non possiamo certo comprenderlo.
- Dall’altro capo del guinzaglio di Patricia McConnel, Tea editore. Libro che si legge in un sol boccone; l’addestratrice riesce a conquistare il lettore con una semplicità disarmante dimostrando quanti errori noi esseri umani commettiamo quotidianamente, ed inconsapevolmente, con i nostri cani. Spesso noi crediamo di dire “A” al nostro cane ed invece gli stiamo dicendo “Z”!!! “Dall’altro capo del guinzaglio” ci siamo noi e attraverso il tono di voce, i movimenti del corpo e gli stati emotivi noi comunichiamo in ogni istante con il nostro cane, mandando segnali spesso contrastanti: con la voce diciamo “vieni” e con il corpo diciamo “resta pure lì”; come due stranieri abbiamo bisogno di allineare i linguaggi per comprenderci davvero. Essendo due specie così diverse abbiamo delle profondissime differenze di comportamento, solo conoscendole potremo colmare il divario. Questo libro vi aiuterà a capire cosa noi esseri umani davvero comunichiamo ai nostri cani, cosa a loro arriva, come loro lo traducono.
- I segnali calmani di Turid Rugaas, Haqihana editore. Noi esseri umani siamo abituati a dialogare con gli animali in senso unidirezionale: io ti chiedo e tu rispondi. Una relazione se vuole essere completa ed appagante deve essere bidirezionale: io chiedo a te, tu comprendi e rispondi chiedendo a me che a mia volta rispondo. Relazione bidirezionale=comunicazione bidirezionale. L’autrice scrive “…Essere capaci di comunicare, essere realmente capiti dai cani, è una sensazione stupenda sia per le persone sia per i cani. I “segnali calmanti” sono la chiave, e vedere attraverso quella porta aperta è stato per me come vivere il sogno dell’infanzia del parlare con gli animali.”
Libri sui cani: conoscere meglio il nostro amico a 4 zampe
Nel mondo dei cani così come in quello dei lupi non è accettata l’aggressività, se non quella finalizzata alla sopravvivenza (andare a caccia per mangiare, difendere il proprio territorio da un attacco….) altrimenti è solamente un pericoloso e inutile spreco di energie. Per non arrivare allo scontro cani e lupi hanno sviluppato delle forme di comunicazione, un linguaggio innato ed universale, una sorta di bandiera bianca da alzare per calmare un individuo con comportamento minaccio ed ostile. Quell’individuo “minaccioso” possiamo essere anche noi umani, magari semplicemente chiedendo al nostro cane qualcosa in modo confuso, con toni sopra le righe, ecco lì che il nostro cane ci sbadiglia, ci da la zampa, si scuote davanti a noi, alcuni esempi di segnali calmanti.
Vi auguro una buona lettura consigliando di condirla abbondantemente con il cane saggio per eccellenza: il caro buon vecchio Snoopy!!!!
Chiara Pennisi, educatore cinofilo e pet photography